Incontri con la Scienza
sabato 2 aprile 2011
Prof. Antonio Giordano
Direttore Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine and Center for Biotechnology Temple University Philadelphia
Ordinario di Anatomia & Istologia Patologica Univ. Siena
In un auditorium gremito, il prof. Giordano, oncologo, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia e ordinario dell'Universita' degli Studi di Siena ha risposto con sincero entusiasmo alla richiesta della professoressa Sabina Maraffi, recependo le necessita' di chi si adopera per una scuola migliore.
Ha dichiarato il prof. Giordano "e' stata un esperienza veramente soddisfacente. Ho notato un sincero e genuino entusiasmo di tutti gli studenti e nel corso della mia permanenza ho personalmente constatato l'intelligenza e il desiderio di conoscenza dei ragazzi ma soprattutto le loro solide basi di studio. Tanto, mi ha confermato l'eccellenza della scuola italiana, serbatoio di risorse intellettuali e di giovani talentuosi, a dispetto delle limitate risorse".
Condivisibile, quindi il tentativo della professoressa Maraffi di rendere concreto lo studio dei suoi allievi e consapevole la loro futura scelta lavorativa.
Oncologo, Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, Direttore del Centro di Biotecnologia nel College of Science and Technology. Professore Ordinario per chiara fama nel settore scientifico-disciplinare di Anatomia Patologica del Dipartimento di Patologia Umana ed Oncologia dell’Università degli Studi di Siena.
Rassegna Stampa:
sabato 9 aprile 2011
Dr. Roberto Germano
Si parla spesso di “Scienza Patologica”, ma bisogna considerare che sempre più negli ultimi anni si diffonde un atteggiamento pseudo-scettico che potremmo chiamare “Discredito Patologico”: valanghe di dati sperimentali rigettati dai più perché confliggono col paradigma corrente. Nessun avanzamento scientifico è mai stato possibile con quest’approccio. Due casi sono particolarmente eclatanti, anche a giudizio del Premio Nobel per la Fisica Brian Josephson, il padre del famoso effetto superconduttivo “effetto Josephson”: la cosiddetta ”fusione fredda” e quegli effetti noti come “memoria dell’acqua”. In realtà, emerge ben chiaro sullo sfondo, una nuova rivoluzione scientifica: l'osservatore medio, però, non ne è al corrente, o magari tende a classificarlo sbrigativamente con l’etichetta “non scientifico” - come ormai le locuzioni “fusione fredda” e “memoria dell’acqua” invariabilmente ispirano – rimanendo del tutto ignaro del gran numero di lavori sperimentali pubblicati sull’argomento da riviste scientifiche internazionali.
Rassegna Stampa:
Copyright Sabina Maraffi © 2018 All rights reserved.